Tuttavia, in alcuni gruppi di bambini (ad esempio quelli più grandi o provenienti da famiglie di basso status socio-economico) i videogiochi violenti aumenterebbero significativamente il comportamento distruttivo nei confronti di oggetti o proprietà.
Proprio in contemporanea con il lancio del nuovo capitolo di Call of Duty, serie spesso nell'occhio del ciclone quando di si parla di violenza e videogiochi, Agne Suziedelyte, docente presso il Dipartimento di Economia della City University of London, ha pubblicato un nuovo studio che, in definitiva, non ha trovato alcuna prova per cui la violenza contro gli altri aumenti dopo l'uscita di un nuovo videogioco violento (come riportato dai genitori).