FOTOGALLERY ©IPA/Fotogramma Continua gallery %s Foto rimanenti Economia Patto di stabilità, cos'è e cosa prevede la nuova intesa Firmato nel 1997 dai Paesi che hanno aderito all’Eurozona, il Patto di Stabilità e crescita è recentemente tornato oggetto di dibattito:
Il 20 dicembre 2023 si è trovato un primo via libera tra le posizioni dei Paesi con il debito più alto - che da sempre premono per non irrigidire le regole di rientro dal disavanzo - e i “frugali”, che da sempre insistono per clausole di salvaguardia per il rispetto degli impegni per chi è fuori dai parametri DI COSA SI TRATTA Quando si parla di Patto di stabilità si fa riferimento all’accordo internazionale, stipulato e sottoscritto nel 1997 ad Amsterdam dagli Stati membri dell'Unione europea, che riguarda il controllo delle rispettive politiche di bilancio pubbliche per mantenere e rafforzare i requisiti di adesione all'Eurozona e intraprendere una più stringente integrazione monetaria, come sottoscritto nel trattato di Maastricht del 1992 LE REGOLE Secondo quanto prevede il Patto di Stabilità, gli Stati parte dell’Eurozona devono rispettare due parametri relativi al bilancio dello Stato, cioè avere un deficit pubblico non superiore al 3% del PIL e un debito pubblico al di sotto del 60% del PIL, o comunque tendente al rientro AVVERTIMENTO E RACCOMANDAZIONE In caso di sforamento dei parametri ci sono tre fasi che si possono raggiungere.