Con la trasformazione da cooperativa in società per azioni, che l’Assemblea dei soci ha deliberato a grande maggioranza nel luglio 2020, infatti, senza un ancoraggio a un investitore grande, ben reputato e solido come Generali, la società veronese sarebbe stata facile preda di speculatori che già giravano come squali attorno al gioiellino che, anche nel 2020, annus terribilis, ha garantito un risultato operativo di oltre 400 milioni di euro (con un balzo del 36% rispetto al 2019) con una solvency del 187%.