inviate lettere ai contribuenti 4/10 ©IPA/Fotogramma MAGGIOR COOPERAZIONE La decisione di escludere Bahamas, Belize (foto), Seychelles e le isole britanniche di Turks and Caicos è stata sancita nel corso del Consiglio Affari Generali e l'ok è arrivato dopo aver valutato che le quattro giurisdizioni si sono adeguate agli impegni chiesti da Bruxelles, cominciando quindi a cooperare con l'Unione su una buona governance fiscale 5/10 ©IPA/Fotogramma LE RIFORME CHIESTE DALL'UE Le riforme chieste dall'Europa ai paradisi fiscali mirano a rispettare una serie di criteri oggettivi, che includono la trasparenza fiscale, l'equa tassazione e l'attuazione di standard internazionali volti a prevenire l'erosione della base imponibile e il trasferimento dei profitti 6/10 ©IPA/Fotogramma BAHAMAS E TURKS AND CAICOS Bahamas e Turks and Caicos (foto), entrambi nel mar dei Caraibi, erano finiti nella lista nera dopo le gravi carenze rilevate dal Forum per le Pratiche dannose dell'Ocse, che tuttavia recentemente ha mutuato le proprie raccomandazioni da "dure" a "morbide" 7/10 ©IPA/Fotogramma SEYCHELLES E BELIZE Le Seychelles (foto) e il Belize, invece, erano stati inseriti nella lista nera lo scorso ottobre, per una valutazione negativa nel settore dello scambio di informazioni 8/10 ©IPA/Fotogramma LISTA GRIGIA Tuttavia, i due Stati si sono impegnati a mettere in campo norme ad hoc per porre rimedio alle proprie falle e, in attesa di una revisione supplementare, Bruxelles li ha quindi promossi dalla black list alla cosiddetta "lista grigia" dove figurano, tra gli altri, Israele, Albania, Aruba, Hong Kong 9/10 ©IPA/Fotogramma COORDINAMENTO I Paesi membri hanno una certa discrezionalità nelle strategie per evitare fughe di capitali nei paradisi fiscali, ma l'Ue richiede che ci sia sempre un coordinamento.