Sulla base delle informazioni riportate in etichetta, 176 campioni erano stati prodotti con grano duro 100% made in Italy, mentre i restanti 185 campioni erano stati classificati come pasta prodotta con miscele di grano duro coltivato in Italia e in altri paesi europei o extra-europei.
Un team di ricerca dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ispa), guidato da Annalisa De Girolamo, ha condotto uno studio che prevede l’impiego della spettroscopia nel vicino infrarosso, accoppiato ad analisi statistica multivariata, per accertare l’autenticità della pasta prodotta con grano duro 100% italiano.