Il segnale che è partito da Bruxelles riguarda proprio l’Italia, dove da mesi si respira un’aria surreale, con il governo Conte ad allungare di giorno in giorno la lista della spesa a debito, anziché pre-occuparsi di come rilanciare un’economia che si avviava alla recessione anche prima della pandemia e che non era riuscita a superare gli effetti della crisi del 2008-’09.