i nuovi paletti, sostanzialmente impraticabili, hanno congelato drasticamente il fiorente mercato dei Piani individuali di risparmio (Pir), introdotti due anni prima per incentivare l'investimento a medio e lungo termine da parte delle famiglie italiane e far affluire nuovi capitali a favore dell'economia domestica.
Dopo un primo trimestre ancora viziato da un saldo negativo tra nuove sottoscrizioni e disinvestimenti, per 316 milioni di euro, il secondo quarto dell'anno ha fatto registrare flussi positivi pari a 105,6 milioni sui fondi Pir, dice Assogestioni (vedi tabella ).