“Considerato che le fonti antiche alludono all’uso del Piletum da parte di sacerdotesse e signore, non si esclude che potesse trattarsi di un carro usato per rituali legati al matrimonio, per condurre la sposa nel nuovo focolare domestico”, ha spiegato Massimo Osanna, Direttore uscente del Parco Archeologico.
Il ritrovamento, annunciato sui social dal Parco Archeologico di Pompei e dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, è stato definito “eccezionale” non solo perché aggiunge un elemento in più alla storia della villa e al racconto degli ultimi istanti di vita di chi la abitava, ma soprattutto perché restituisce un reperto unico, in ottimo stato di conservazione, finora mai rinvenuto in Italia.