Berlino, però, lavora ancora in chiave cinese e l’operazione Trieste lo testimonia.
La Germania, dunque, trema due volte, pare solo abbozzare una reazione con Trieste (“un regalo” all’alleato cinese che spinge per una penetrazione economica non più solo soft), ma rimane il primo partner commerciale della Cina in Europa (dopo lo sganciamento di Parigi), una mela avvelenata che agli Stati Uniti non risulta digeribile.