Eccoli lì, dunque, nella fatale mattina del primo giorno di scuola, i docenti già dentro da secoli, che squadrano le finestre della scuola per scorgere l’arrivo di bambini e ragazzi attesi da mesi.
Mancano decine di migliaia di insegnanti, tutti i banchi finiranno di consegnarli tra mesi, la fornitura di mascherine si esaurirà tra poche settimane, l’amministrazione è nel marasma, chi ci governa non ci merita, ma noi siamo partiti, più stupefacenti di Spiderman, attaccati come lui al filo sottilissimo e indistruttibile di ragnatela dell’amore per la scuola, per i nostri alunni e colleghi, per i genitori in ansia come noi, preoccupati e partecipi come noi, forse mai così uniti.