Per questo si chiama Project Power.
la storia di Project Power non è nulla di eclatante, ma è nell'uso che Tomlin e i registi Henry Joost e Ariel Schulman (Nerve, Viral) fanno dei dialoghi e dei personaggi che si rintraccia tutto il potenziale espresso del progetto, che trasuda carattere anche nelle parti più spigolose, quasi fosse un Crank depotenziato della sua dinamica eccentricità e ricalibrato per un mercato moderno e più aperto al concetto di super potere.