16 aprile 2018 – Il Fatto Alimentare scopre lo scandalo di Prosciuttopoli.
La nota fa il punto sullo scandalo ed esordisce con una sentenza del tribunale di Torino del marzo 2019 che condanna una decina di imputati accusati di avere immesso nel circuito Dop decine di migliaia di maiali di razza “Duroc danese e Large white danese più performanti di quelle consentite in termini di rapidità di accrescimento e , tra l’altro, non rispondenti alle caratteristiche richieste dai disciplinari in relazione al quantitativo di grasso e ai tempi di macellazione (nove mesi dalla nascita), tanto che gli allevatori erano “costretti” a tatuare i suinettti con lerttere/mese indicanti una data di nascita di uno-due mesi anteriore a quella reale, essendo la consegna ai successivi operatori della filiera accompagnata da centinaia di certificazioni intermedie (Ci) e di certificazioni di conformità ( Cuc) su cui erano riportate false indicazioni di discendenza genetica di solito Duroc italiano anziché Duroc danese o Large white danese”.