2019/2020, oltre al requisito della frequenza scolastica e del profitto scolastico, anche il requisito della partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove a carattere nazionale predisposte dall’Invalsi e quello dello svolgimento delle attività programmate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, secondo il monte ore previsto dall’indirizzo di studi», si legge nella circolare Miur approvata dal Ministro Fioramonti che pure non è mai stato particolarmente favorevole, come il resto del M5s, all’estendere delle prove Invalsi anche in Maturità.