scatti a dir poco inconsueti, che ritraggono il dittatore mentre provava i suoi discorsi, e che lui non avrebbe mai voluto rendere note.
Ed é proprio sui discorsi che Hitler - e tanti altri dittatori - hanno basato la loro propaganda, che si avvaleva della fotografia come strumento fondamentale.
"La sua voce era come un grido, i suoi gesti una specie di pantomima, il suo viso faceva contorsioni rabbiose e aveva schiuma agli angoli della bocca", scrisse Daniel Binchy, ambasciatore irlandese a Berlino, presente durante uno dei discorsi pubblici tenuti da Hitler, ed é difficile dargli torto.