Nuovi acquisti di assets per 20 miliardi di euro da novembre nell’Eurozona, noti come “quantitative easing” (QE2), taglio dei tassi sui depositi overnight dello 0,10% al -0,50%.
E così, il futuro dei pensionati e, in generale, dei risparmiatori/investitori è stato salvaguardato.
Da qui in avanti, il solo modo che i fondi pensione e le assicurazioni avranno per garantire rendimenti minimi positivi agli iscritti sarà di buttarsi sui mercati emergenti, dove i bond continuano a offrire cedole ancora generose, pur assumendosi un rischio di cambio, oltre che di credito, che decimerebbe con altrettanta fretta i risparmi dei futuri pensionati.