Infatti, mentre le volpi si sono confermate una specie perlopiù crepuscolare e notturna, i conigli si sarebbero adattati diventando diurni – forse facilitati dalla loro origine domestica – andando così a limitare il rischio di essere predati.
Sebbene i risultati di questo studio richiedano ulteriori approfondimenti, per esempio per valutare l’impatto dei conigli nell’area, con monitoraggi a lungo termine visto che le popolazioni di coniglio vanno incontro a importanti fluttuazioni nel tempo, questi dati sottolineano comunque l’elevata adattabilità del coniglio domestico, la sua capacità di formare popolazioni capaci di autosostenersi e di essere una specie iconica e altamente apprezzata e quindi potenzialmente difficile da gestire.