L'idea di fare l'analisi del Dna ai libri medieovali può sembrare balzana, ma nei fatti - dal momento che sono stampati per la gran parte su pelle animale e sono stati smaneggiati, abbracciati, baciati da migliaia di persone nei mille a passa anni dalla loro creazione - la pensata é tutt'altro che bizzarra.
Eccetto che oltre al Dna degli annimali, dalle briciole di patina secolare ottenute strofinando le pagine dei documenti con un cancellino, i ricercatori hanno anche tratto il Dna di tutti coloro che hanno lavorato, toccato, baciato, pianto e quant'altro sui documenti millenari.