C’è molto altro in Varda par Agnès, come la rievocazione di Demy, compagno di vita e di cinema, cui Agnès ha dedicato più di un film, e ci si commuove nel vedere la sequenza di Jacquot de Nantes, ritratto di Demy da giovane, girata nel garage di Les Parapluies de Cherbourg (era l’autorimessa di famiglia).
Come simbolo e Madonna pellegrina del cinema autoriale del secondo Novecento, Varda sembra divertirsi molto, concedendosi in apparizioni plurime e frequenti ai festival maggiori (a Cannes 2018 era lei la frontwoman della giornata di orgoglio femminile che ha coinvolto oltre ottanta donne di cinema sulla Monté e de marche del Palais), osannata, omaggiata, idolatrata, e lei sempre sorridente a mostrarsi alle legioni di fotografi professionisti col suo celebre caschetto di capelli bicolore (qualcuno, non ricordo chi, ha scritto: