La Commissione europea (CE) ha optato per entrambi, proponendo un piano per fornire un massiccio pacchetto di stimoli fiscali.
La proposta franco-tedesca della scorsa settimana sembra aver fissato un riferimento a partire dal quale la Commissione ha deciso di spingersi oltre.
Riteniamo che sia necessario che la Commissione Europea possa pensare a una soluzione ben più corposa rispetto al prestito ponte da 11,5 miliardi di euro e che la BCE debba impegnarsi ulteriormente nei piani di acquisto di bond governativi e corporate”.