Christian Horner ha ammesso che la Red Bull ha dovuto correggere un problema di correlazione tra i dati forniti dalla galleria del vento e quelli invece riscontrati nella monoposto 2020.
Horner ammette il duro lavoro fatto soprattutto per risolvere le discrepanze tra i dati dei simulatori e quelli reali della pista, ma mette le mani avanti e frena gli entusiasmi poiché, secondo lui, è ancora presto per cantare vittoria e per vedere se veramente la Red Bull è competitiva bisognerà aspettare quando assaggerà la pista per la prima volta.