L’INSOSTENIBILITÀ DELL’AUMENTO DELL’ETÀ PENSIONABILE Il sindacalista evidenzia anche che “non vi è dubbio che la pandemia, ed in particolare il calo dell’occupazione e del Pil, in questo biennio qualche problema lo genera anche sui conti previdenziali, ma se guardiamo oltre, e soprattutto se considerassimo quella che è la reale spesa pensionistica nei confronti internazionali, noi siamo allineati alla media europea e il problema vero è che il nostro sistema previdenziale oggi è il più rigido e stringente dell’intero continente, perché solo noi e la Grecia già prevediamo l’età di pensionamento a 67 anni, destinato rapidamente a crescere nei prossimi anni.