Si è parlato non poco della proposta, avanzata da Pasquale Tridico, di una riforma pensioni volta a far sì che vi sia una previdenza complementare di tipo pubblico gestita dall’Inps.
Secondo Felice Roberto Pizzutti, nell’attuale sistema pensionistico, “coloro che più avrebbero bisogno di integrare le prestazioni insufficienti che matureranno nella previdenza obbligatoria non hanno nemmeno la possibilità di iscriversi a quella complementare la quale rimane uno strumento utile per chi può permettersela, e può usufruire anche degli incentivi fiscali pubblici e dei contributi dei datori di lavoro.