Lotta a bufale, disordini alimentari e odio In particolare, come ha spiegato Cormac Keenan (che guida il team Trust & Safety e avevamo intervistato qui), “continuiamo ad attuare l’approccio severo già annunciato per prevenire la diffusione di contenuti che hanno a che fare con autolesionismo e suicidio:
“Già venivano rimossi i contenuti che promuovono i disordini alimentari, ora inizieremo a rimuovere anche la promozione di regimi alimentari non corretti - ha spiegato ancora Keenan - Dopo esserci consultati con esperti, ricercatori e medici, introduciamo questo cambiamento perché ci rendiamo conto che si può essere alle prese con diete e comportamenti di alimentazione poco sani anche senza avere un disordine alimentare diagnosticato”.