Da qui, Commissione, Stati membri ed Enisa (Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione) collaboreranno per redigere entro il primo di ottobre un rapporto sui rischi del 5G a livello europeo.
Da parte dei Paesi membri dell'Ue non dovranno esserci veti ma ci dovrà essere uno controllo, secondo quanto ribadito a Strasburgo ieri da Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione al mercato unico digitale, nel presentare nuove raccomandazioni dell'Unione Europea ai 28 appartenenti alla federazione: