Nel 2003 e nel 2010, Riccardo Muti l’ha presentata per l’inaugurazione rispettivamente del Teatro alla Scala e del Teatro dell’Opera di Roma, In queste due occasioni, e in una produzione per il Festival di Salisburgo nel 2009, l’approccio di Muti non è stato filologico:
Nel catalogo rossiniano, “Moïse et Pharaon” è un’opera raramente rappresentata, principalmente a ragioni degli alti costi di produzione che comporta (grande orchestra, grande coro, corpo di ballo, “effetti speciali” per le piaghe imposte all’Egitto, traversata del Mar Rosso che si richiude causando l’annegamento delle armate egiziane).