Appartengono tutte a quel periodo, infatti, le canzoni che, come la conclusiva Murder on the Dancefloor appena tornata in classifica, compongono la colonna sonora del film di Emerald Fennell, accompagnandoci passo dopo passo nella discesa verso lo sfarzoso inferno popolato da Oliver, Felix e tutti i loro comprimari.
La voglia di puntare tutto sull'estetica dei primi anni 2000 era palese sin dai primi trailer di Saltburn, che ha portato a compimento la sua intenzione, come spesso accade in questi casi, anche e soprattutto grazie a una selezione musicale che ci ha effettivamente permesso di fare un salto indietro nel tempo fino al 2006.