Alla saga di Saw, purtroppo, è accaduta la stessa cosa;
Lo spettatore riesce così a entrare in empatia con le vittime dell'enigmista, costrette a calcolare un numero impressionante di variabili in poco tempo, per riuscire a sopravvivere al gioco mortale a cui li ha costretti il loro aguzzino.
Ed è proprio Saw che andremo ad analizzare nel dettaglio, non solo per l'efferata violenza presente in praticamente ogni film, anche per la deriva non ottimale che la saga ha preso dal quarto capitolo in poi, rapportandola al concetto di bulimia dei generi.