191/2023, si considerano tempestivi se effettuati entro venerdì 15 marzo 4/10 ©IPA/Fotogramma COSA CAMBIA/2 Inoltre, entro lo stesso termine del 15 marzo, è possibile pagare anche la terza rata, in scadenza il 28 febbraio 2024 5/10 ©IPA/Fotogramma COSA CAMBIA/3 Sono poi differite al 15 marzo anche le prime due rate (stabilite, rispettivamente, il 31 gennaio e il 28 febbraio 2024), per le popolazioni dell'Emilia-Romagna, della Toscana e delle Marche colpite dagli eventi alluvionali del maggio 2023 6/10 ©IPA/Fotogramma LA TOLLERANZA Si segnala poi che l'avviso della riscossione riporta testualmente che "per la scadenza del 15 marzo 2024 sono previsti 5 giorni di tolleranza e, quindi, il pagamento sarà considerato tempestivo se effettuato integralmente entro mercoledì 20 marzo 2024" 7/10 ©IPA/Fotogramma COSA SUCCEDE SE NON SI PAGA Nel caso in cui il pagamento non venga eseguito, sia effettuato oltre il termine ultimo o sia di ammontare inferiore rispetto all’importo previsto, verranno meno i benefici della Definizione agevolata e quanto già corrisposto sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo 8/10 ©IPA/Fotogramma LE RATE SUCCESSIVE Le restanti rate del 2024 andranno saldate entro il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre, ovvero secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute 9/10 ©IPA/Fotogramma LE CIFRE Secondo i numeri forniti dalla sottosegretaria al ministero dell'Economia e Finanze Lucia Albano, gli incassi della rottamazione quater nel 2023 ammontano a 6,8 miliardi di euro, di cui 6,5 miliardi riferiti al pagamento delle rate in scadenza nello stesso anno (prima - o unica rata - e seconda) e 0,3 miliardi riferiti a scadenze successive e già versati dai contribuenti 10/10 ©IPA/Fotogramma LE CIFRE/2 E rispetto agli importi per le rate in scadenza nel 2023, pari a 11,9 miliardi di euro, il tasso di decadenza complessivamente registrato si è attestato al 45,4%, pari a 5,4 miliardi.