La seconda è che la sua riforma deve essere coerente con il programma di trasformazione strutturale dell’economia europea avviato con il Next Generation Eu, che prevede investimenti che, ha evidenziato Draghi, “non sono pensabili con le attuali regole” fiscali dell’Ue.
Mettendo insieme le dichiarazioni di Draghi e quelle di Macron della scorsa settimana sembra che Italia e Francia vogliano arrivare a una revisione della regola sul deficit/Pil, introducendo una sorta di vasta golden rule per scomputare alcuni investimenti pubblici.