la testata ha "saputo da Vodafone Group di aver scoperto anni fa delle vulnerabilità all'interno di dispositivi" forniti da Huawei alle reti di telecomunicazione italiane di Vodafone.
Dopo aver chiesto a Huawei nel 2011 di rimuovere le backdoor trovate in modelli di router domestici (dunque forniti ai clienti privati di Vodafone) e dopo aver ricevuto rassicurazioni in merito, Vodafone ha eseguito ulteriori test scoprendo che le vulnerabilità non erano scomparse.