È attraverso un “tragico” prologo che vede coinvolto Tony Sperandeo che prende avvio School of mafia, terza regia per lo sceneggiatore Alessandro Pondi, dopo il Chi m’ha visto con la coppia Beppe Fiorello-Pierfrancesco Favino e il Tutta un’altra vita interpretato da Enrico Brignano.
L’indeciso orientamento sessuale (tematica ormai immancabile nel cinema del terzo millennio) del citato Ragno, un immancabile gag con fedifraga (la brava Paola Lavini) e amante sotto il letto e una manciata di nudi femminili gratuiti completano School of mafia, caratterizzato da notevole cura estetica e fotografica destinate a rendere una Sicilia dai toni western ma che, purtroppo incapace di sfuggire alla morsa della noia, può lasciare a fine visione, al massimo, soltanto qualche ricordo della ricca colonna sonora a cura di Cris Ciampoli.