La scuola del cittadino, quella che Rousseau dava già per pedagogicamente, non certo politicamente e ideologicamente morta nel 1762, ovvero la scuola dello Stato nazione, può essere ancora un orizzonte strategico su cui puntare, oppure va accolta a quasi due secoli di distanza la strada sempre indicata da Rousseau come l’unica pedagogicamente percorribile, ovvero quella che sposa il paradigma della scuola della persona umana?