Un’ulteriore opportunità per un capovolgimento di concezione fu la relazione di Sabino Cassese alla Conferenza nazionale sulla scuola del 1990, con Sergio Mattarella ministro dell’Istruzione, che parlò di “scuole della Repubblica” affermando che “la Costituzione è morta quando dispone che le scuole da istituire siano statali, infatti la scuola non serve lo Stato, ma serve ad una funzione, quella dell’istruzione, di cui è responsabile … col mutare del rapporto tra Stato e società e di quello tra scuola e Stato, ci si è andati lentamente rendendo conto del fatto che lo Stato non può essere responsabile dell’istruzione.