Dalla quinta elementare alla laurea, insomma, gli studenti continueranno a vivere di numeri, voti, crediti spezzettati in mezzi e frazioni squisitamente matematici, mentre il cambiamento renderà ancora più instabile la primaria, unico segmento che funzionava ancora della scuola italiana.
così come i contiani Dpcm autoreferenziali non hanno fatto altro che far aumentare contagi e decessi di una pandemia che francamente è stata gestita malissimo, come ormai riconoscono quasi tutti in Italia e all’estero (siamo il paese con il più alto numero di decessi al mondo proporzionalmente agli abitanti e tutti aspettiamo ormai rassegnati la terza ondata ), allo stesso modo la gestione caotica e ridicola della scuola potrebbe far crescere solo ignoranza e burocrazia, coi nuovi non-voti che sono voti lo stesso e, in più, necessitano di tonnellate di parole per essere spiegati, con l’improvvisazione e la decretazione dell’ultimo momento, con la parzialità e la dabbenaggine di un intervento che non servirà ad altro che a rendere più incomprensibile la realtà.