ROMA - La cronaca di questi anni ci racconta Tor Bella Monaca come uno tra i quartieri più difficili della periferia romana, dove la lotta nei confronti di un radicato sistema criminale non riesce a modificare una situazione incancrenitasi nel tempo.
Già sperimentato in altri istituti del VI Municipio, "ColorOnda" ha ora un suo laboratorio nei locali ristrutturati della scuola di via dell'Archeologia, e al coinvolgimento degli allievi unisce la partecipazione della cittadinanza e dei giovani writers locali, con l'idea di riportare attraverso l'arte e i colori "il senso del bello", allo stesso tempo mettendo in comunicazione le diverse anime della street art (la cultura writing e hiphop é presente a Tor Bella Monaca dalla fine del decennio Ottanta) intesa come decorazione murale, laddove la facciata di un palazzo spesso viene trasformata nella celebrazione del criminale di turno.