Senza dubbio l’opera di Francesco Miccichè è stata complicata da concretizzare, nonostante il grande uso di immagini e di preziosi reperti recuperati dai vari archivi nel cercare di restituire la complessità di un personaggio come Marchionne in un documentario dal taglio internazionale.
Bisogna infine precisare come l’approccio diversificato di Sergio Marchionne poggi le sue basi su un vasto repertorio tra Rai Teche, Istituto Luce-Cinecittà, CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa (Ivrea), Meeting di Rimini, le più prestigiose università italiane, Ferrari, La7, RSI e, soprattutto, gli archivi privati di Stellantis concessi in esclusiva.