storie di sangue e coltellate, di torti e vendette consumate in ambiti popolari, vicende che, seppur piccole, si svolgono in una cornice di maestosità.
Nato dalla penna elegante e sensibile Mercoledì 12 gennaio si è conclusa la XX edizione del Premio Fabrizio De Andrè all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Scene di una Roma popolare ormai quasi del tutto scomparsa, quella degli anni Venti, che porta dietro un importante bagaglio linguistico, con il dialetto ancora parlato in certi angoli di Trastevere, ricco di consonanti doppie e vocali aperte, sonoro come lo scroscio delle fontane capitoline.