Attraverso una regia che lascia campo d'azione ai personaggi e a un lavoro di sound design magistrale, che restituisce al pubblico tutta una serie di problematiche e situazioni complesse nella vita quotidiana dei non udenti (ci sono transizioni sonore eccezionali, come se si uscisse dalla realtà "normale" per entrare d'improvviso in quella complessa degli audiolesi), Sound of Metal mette al centro del racconto non il dramma della sordità ma quello psicologico della persona.