Si tratta delle assoluzioni con formula piena, dopo sette anni di calvario, dell’ex ministro Nunzia De Girolamo accusata nientedimeno che di associazione a delinquere, concussione e abuso di ufficio per una vicenda della sanità beneventana (il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 8 anni) e di Fabio Riva, sul banco degli imputati per bancarotta, rampollo della famiglia espropriata dell’acciaieria di Taranto per presunto disastro ambientale (che non c’è stato).