L’Unione europea ne combina davvero di tutti i colori.
Ora però si scopre da un’indiscrezione del Guardian, che la sua identità culturale (questa è davvero buona) sarebbe minacciata dalla sovrabbondanza delle produzioni audiovisive inglesi.
Richiamare la difesa dell’identità culturale europea (chi l’ha vista mai?
) serve solo a mascherare i preoccupati interessi dei produttori di diversi Paesi europei che ambiscono a dividersi almeno una parte del bottino di 1,5 miliardi di sterline del fatturato annuo della vendita dei diritti internazionali delle produzioni inglesi.