Pochi mesi dopo l'annuncio di Spotify, ecco spuntare come micete anche l'altro grande sfidante sul ring dello streaming musicale, Apple Music.
Servizi come Amazon Music, Spotify, Deezer e altri si propongono all'utenza anche in veste gratuita che, al netto di una qualità audio non eccelsa e dagli intervalli pubblicitari piuttosto fastidiosi (bisognerà pur accettare dei compromessi), oltre ad altre comprensibili limitazioni, salvano milioni di utenti non paganti dall'horror vacui musicale ( e dal ridursi ad ascoltare musica su YouTube).