Ovvero, il fatto che Mario Draghi sappia benissimo come l’opera della Bce sia ormai conclusa e destinata meramente a un accompagnamento dello spread verso i lidi sufficientemente placidi del reinvestimento titoli che garantirà ossigeno a Roma per tutto il 2022 e oltre.
se il senatore Salvini pensa di poter trattare Mario Draghi come fatto con Giuseppe Conte, sta prendendo la più esiziale ed enorme cantonata della sua non breve vita politica.