Non a caso, Maurizio Landini nell’arco di una settimana è passato dal fraterno abbraccio con Mario Draghi alla minaccia di sciopero generale sulle pensioni.
E se addirittura si arrivasse davvero a un prodromo di terzo polo bancario che rappresenti le PMI e i territori e non i trading desks, già ampiamente presenti nelle attenzioni della politica tramite Unicredit e Intesa, come potrà Matteo Salvini mettersi di traverso, quando la stessa Europa che vorrebbe maledire per l’agenda che sta dettando al governo Draghi sta di fatto garantendo tempo e deroghe al futuro autonomo di Mps?