Essendo rimasta quindi con una tecnologia di game streaming valida ma scarsamente utilizzata, rinominata internamente Google Stream, tra l'altro, Google ha provato a vendere ciò che è rimasto a Bungie, che di recente è stata acquisita da Sony.
Sarebbe un eufemismo dire che Google Stadia non ha fatto breccia nel mercato, complice un'offerta sotto le righe che non l'ha fatta preferire a sistemi di gioco tradizionali, al punto che lo scorso anno i team interni hanno chiuso i battenti e le esclusive, che bene o male potevano far presa, sono state cancellate.