Il “vaccino sperimentale” del primo dopoguerra era una realtà ben diversa dal “vaccino sperimentale” di cui parliamo oggi per il Covid-19, di cui il mondo intero ha conosciuto i processi grazie ai continui aggiornamenti da parte delle aziende e dei ricercatori.
Parlare di “vaccino sperimentale” del 1933 e associarlo a quelli che oggi sono sulla bocca ( e sulle falangi) di tutti, Pfizer e Moderna, significa non coglierne le differenze e i contesti, e soprattutto confondere significati e significanti.