Il Regno Unito ha avviato un'indagine volta a scoprire se le principali piattaforme di streaming musicale, tra cui Apple Music, Spotify e YouTube, corrispondono un giusto compenso agli artisti affiliati.
Ma a prescindere da questo, mi dispiace ma Google non ha nessuna scusa per sottopagare gli artisti, come ci riesce Spotify ci deve riuscire anche Google con i numeri che hanno.