L’affascinante ritratto ovale (cm 67x47) nella memoria funebre vale a smentire la tradizione romantica di un Tasso dall’aspetto ispirato emaciato e sofferente.
Non sappiamo se Orazio, che era nato nel 1574, incontrò mai il Tasso prima di partire per la Spagna, dove si recò in cerca di fortuna tra il 1597 e il 1600 e da dove sarebbe tornato, vedovo e disilluso, tra il 1605 e il 1606.