Siamo morti che camminano, siamo orfani di madri, padri e nonni che ci hanno costretto a salutare in modo prematuro».
Comincia così la lettera indirizzata al governo e ad alcuni ministri da parte di Gioventù bruciata, un gruppo di cittadini che denuncia l’insostenibile situazione della terra dei fuochi (area molto vasta situata tra la provincia di Napoli e Caserta) a causa dei roghi tossici e delle nuvole di fumo che inondano l’aria soprattutto la sera e la mattina.