Prima di tutto perché il confronto dei dati raccolti da entrambi permetterebbe di verificare la correttezza dei processi di analisi, e poi perché in caso di malfunzionamento di uno dei due chip, l'altro sarebbe comunque in grado di gestire una guida autonoma di livello 5 senza rischi per i passeggeri.
Su queste auto, grazie al nuovo chip, sarà possibile attivare una guida autonoma di livello 5 non appena la legislazione lo consentirà .