L'Antitrust é tornata sull'argomento cercando la collaborazione dei gestori dei principali browser e motori di ricerca al fine di contrastare il fenomeno delle farmacie abusive.
Tali indirizzi (pagine web, banner e collegamenti ipertestuali) si trovano in siti che svolgono attività lecite (in molti casi di tipo medico o paramedico) e rimandano a 60 soggetti non autorizzati alla vendita di farmaci online che hanno commercializzato medicinali con obbligo di ricetta medica spacciandoli come adatti a curare le persone colpite dal virus.